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La particella di Dio

27, Dicembre 2012 Inviato da admin in : attualità , trackback

Attendendo la verifica dell’ esistenza del bosone di Higgs al Large Hadron Collider (HLC) di Ginevra, la rivista scientifica Nature del 29 marzo 2012, si chiedeva che cosa in biologia avrebbe potuto creare la medesima eccitazione. E faceva alcune proposte: la scoperta di vita al di fuori del pianeta terra, la scoperta di forme di vita insolite (non basate su dna e proteine) sulla terra, la scoperta di come si è originata la vita.

A mio modesto parere, se il bosone di Higgs, alias “particella di Dio”, è la scoperta che permette di unificare molti aspetti del modello standard della fisica, in biologia ciò esiste già, è la teoria darwiniana della selezione naturale, forse la teoria meglio supportata sperimentalmente di tutte le scienze, che ha unificato i più svariati aspetti della biologia. “Nulla ha senso in biologia se non alla luce della teoria della selezione naturale” ha detto un famoso biologo.

Chissà perché chiamare particella di Dio il bosone di Higgs non ha creato quello scandalo che invece, ancora oggi a piu di 100 anni dalla sua formulazione, rappresenta il darwinismo.

Sarà perché il bosone di Higgs assomiglia molto al dio del monoteismo abramitico: un semplice schiocco ed ecco il mondo, una vera performance da designer supremo, mentre la selezione darwiniana procede modestamente per tentativi, per approssimazioni, è imprevedibile, contingente e opportunistica, un lavoro da bricoleur.

Ma non è detto che anche il bosone di Higgs sia solo il colpo di fortuna di un designer inetto. Ricordate Moni Ovadia che mette in bocca al suo creatore uno “speriamo che tenga” ?

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